A n n a A l M e r c a t o C e n t r a l e

from M a d r i g a l e by S p e l l b i n d e r

/
  • Streaming + Download

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    Purchasable with gift card

      €2 EUR  or more

     

  • Compact Disc (CD) + Digital Album

    COMPACT DISC + BOOKLET

    Includes unlimited streaming of M a d r i g a l e via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    ships out within 5 days
    edition of 50 
    Purchasable with gift card

      €12 EUR or more 

     

about

Text: Elena Cappai Bonanni, Davide Galipò, Chiara De Cillis
Voice: Chiara De Cillis
Music and chords: Ilaria Lemmo

lyrics

La fiducia piegata e riposta
nella merce brutta, pregiata,
spinta sul legno, è una lisca
– scialuppa sgraziata.

Da un’ora appena
la sua bocca non parla
da un lato all’altro della faccia
sta zitta, deforme, slabbrata.

“Io so di cos’hai bisogno
– tu aneli a un nuovo anelito di vita –
una nuova serpe che morda i polpacci

e che faccia scattare le membra:
fischia l’arbitro l’inizio partita!
– e tutti assistiamo, benché conosciamo
benissimo l’esito – ognuno a suo modo –
il gioco è truccato, non hai letto il copione?”

HANNO MESSO UNA BOMBA
AL MERCATO CENTRALE!

HANNO MESSO UNA BOMBA
AL MERCATO CENTRALE!

Anna fa la bocca linea
e se cammina storta
è per la fuga indotta
per la resa fulminea
dei muscoli-ipotesi;

“Forse è meglio se ti metti in fila
e stai buono, con te ho appena iniziato.”
Fissa il muro fra le cataste di prodotti,
le zucchine i pomodori i ravanelli
e prova il nuovo ketchup biologico
sulla ferita aperta.

Anna rinviene una traccia,
solleva uno straccio,
solleva il diaframma:
questa cosa che freme
poco sopra a dove si mangia
– parlano le ricetrasmittenti alle volanti,
il polso tace
un andirivieni di ambulanze e di stampe.

“Il nostro è uno sporco lavoro
ma qualcuno lo deve pur fare”
dice la guardia con una voglia matta
di violazione dei diritti umani negl’occhi
“e poi insomma, se non consumi
che cazzo vivi a fare?”

AL MERCATO DEL NORD
PER DUE SOLDI
PORTA PALAZZO MIO PADRE COMPRÒ

E venne il capo
che aprì un locale
che cacciò l’arabo
che occupò la casa
vicino al banco
che al mercante
mio padre affittò!

Anna non guarda i colori,

lei guarda la stoffa.
Credeva all’arancia per terra,
all’anguria aperta
«l’unica buona da far assaggiare» diceva;
credeva, con tutta se stessa,
all’omuncolo grasso che strilla dal banco.

Questa cosa va capita
perché sussurra
e muove gli scacchi.
Questa cosa càpita,
va trattata a dovere
pigiata nei sacchi
finché non la smette
d’estendersi, piana.

Dalla coperta isotermica
spuntavano un paio di gambe
– le scarpe rosse, allacciate.
Un grande fuoco si è preso
il suo altare di legno
e se non cammina
è perché adesso qualcosa
la tiene, la indossa.

Sputava, sputava, sputava
tra i carri, la frutta e la piazza
l’odore di shisha e di menta,
lei aspetta
la giusta marea
smuove l'orgia
dei panni ammassati
sfiora l'onda
che l'aria preme
a fatica
e non salpa.

Anna ne ha di stoffa,
da vendere.

Le casse amplificano il battito
al rallentatore – ecco, mi sto sbloccando
ma non sono pronta, non sono pronta,
non sono ancora pronta, cazzo!

Dice: il mio posto
è già questo
“para qué necesito pies si tengo…”
dice con le mani,
con le mani ci si salva.

Devo prendere prima un altro pezzo
e metterlo sul nastro trasportatore
farmi spazio tra le occhiate e le risa,
le cascate di riso basmati e pepe rosa,
allora mi volto e tutti hanno un volto
fuori misura, il naso al posto dell’orecchio
e gli occhi sulla fronte, che ognuno di loro
scambia di volta in volta come pass-par-tout
ed io non ho che questa sola faccia
insieme a quella di riserva in dotazione
per le occasioni speciali.

Ci si salva con le mani
frugando,frugando ci si salva.

Si tira su
qualcosa: si annaspa.
Adesso chiede
decisa: “dove mi porta?”
– nessuno la ascolta.

Ma questa è un’impostura
dentro l’impostura: è una matrioska
e tu hai bisogno di un nuovo soggetto
– un nuovo osso da succhiare.

Anna non vede i colori:
lei sente la stoffa,
fruga i morsi del vento.

Sulla sua testa un foro largo
si apre, ne esce il sangue.

HANNO MESSO UNA BOMBA
AL MERCATO CENTRALE!
HANNO MESSO UNA BOMBA
AL MERCATO CENTRALE!

poi – mi guardo attorno, le macchine
dell’aria condizionata sono guaste,
tutti questi prodotti stanno marcendo
e i clienti qui dentro stanno sudando,
il volto cubista di prima ora è un volto
espressionista dissolto, allora vorrei solo
rompere il vetro della porta scorrevole
e fuggire lontano con il maltolto

ma devo ancora attendere
– devo ancora aspettare
che venga il mio turno
che venga il mio turno
che venga il mio turno di uscire a fumare.

credits

from M a d r i g a l e, released April 15, 2020
Recording and mix: Davide Bava
Master: Alex Brattini

license

all rights reserved

tags

about

S p e l l b i n d e r Turin, Italy

s p o k e n w o r d
m u s i c
m a c h i n e
⋆ m a d r i g a l e
r e l e a s e
1 5 t h
a p r i l 2 0 2 0

contact / help

Contact S p e l l b i n d e r

Streaming and
Download help

Report this track or account

If you like S p e l l b i n d e r, you may also like: