C e r t i f i c a t i D ' E s i s t e n z a P e r A n i m i I n c e n d i a r i

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about

Text: Davide Galipò
Translation: Elena Cappai Bonanni
Voices: Davide Galipò, Elena Cappai Bonanni
Music and chords: Ilaria Lemmo

lyrics

Certificati d’esistenza per animi incendiari:
vuoti d’essenza, nell’assenza di un pensiero,
farsi posto, Vergine, fra le macchine.

Seminari d’ignoranza per antiparassitari
e pranzi a ferro e fuoco, le prossime domeniche.

Amico ti ringrazio per la solitudine,
perché sostando ho trovato la scrittura
e con essa mi sono riappropriata del pensiero.

Madre ti ringrazio per gli schiaffi ed i rimproveri
seguiti dai “ti voglio bene”,
perché così ho imparato l’alternanza
di gesti e parole.

Amica ti ringrazio per i baci
seguiti dai “lasciamo perdere”
– seguiti dalle lacrime, dai “riproviamoci” –
“è stato un errore”.

Certificati d’astinenza per gli orgasmi mancati
radunarsi spiccioli sotto un’unica voragine
seguita dal freddo delle costellazioni e dai Pianeti.

Ora spingi il carrello del supermarket,
scegli quello che duri di più e costi meno,
spingi la faccia contro il cartello della mostra:
l’Arte è un cadavere e noi celebriamo il suo funerale

l’amore è guasto corrotto insicuro,
per te questo è marketing e non morte precoce.

Ma quand’appiccheremo l’incendio, non avremo più

nessuna parola!
nessuna parola!
nessuna parola!

nessuna parola per descrivere adeguatamente
il piacere sottile che taglia la carne,
la mia pelle brucia e scoppia e ribolle.

Bile cola sul marciapiede,
unita alla vertigine di un pensiero vergine:
“Chissà cos’ho provato quando venivo al mondo?”

Quando non trovavo le parole per l’ingombro,
né per questo senso di perenne farabutto
coito erosionale interrotto che sale.

La mia nascita
dev’essere stato l’orgasmo migliore di mia madre
(per questo lo ricorda così bene).

Ecco le sirene cantare
(mi riportano da dove provengo):
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?

In ospedale.
Ti prego, Amìr, non farmi morire.
Ho bisogno di te. Ne ho bisogno adesso.

Ti porto a scoprire le opere di Ziba Karbassi,
ti porto a sentire la suite di Chopin,
ti porto a… ti porto… ti_|

***

Certificados de existencia para índoles pirómanas:
huecos de esencia, en ausencia de juicio,
encajarse angelical entre los coches.

Seminarios de ignorancia para pesticidas
almuerzos sangre-y-armas los próximos domingos.

Amigo, te agradezco la soledad,
porque en el atasco encontré la escritura
y junto a ella recobré una idea.

Madre te agradezco los golpes, los reproches
precediendo los “te quiero”, porque así aprendí
la alternancia gesto-palabra.

Amiga te agradezco los besos
precediendo los “dejémolo”, precediendo el dolor,
los “volvamos a intentarlo” – “ha sido un error”.

Certificados de abstinencia para orgasmos fallados
apretujarse diminutos en la única hendidura
perseguida por el frío de las estrellas y planetas.

Ahora empuja el carrito del supermarket
elige lo que más tiempo dure y menos cueste
presiona tu cara contra el cartel de la exposición:
el arte es un cadáver y aquí celebramos su funeral

el amor está roto, suicio, precario
para ti esto es marketing y no muerte precoz

Mas cuando apliquemos el incendio ya no tendremos

¡ninguna palabra!
¡ninguna palabra!
¡ninguna palabra!

ni una palabra
para decir debidamente el placer
sutil que hiende la carne
mi piel arde – explota – hierve.

Bilis llueve en la acera junto
al vértigo de una vírgen idea:
¿Quién sabe qué sentí al entrar a este mundo?

Cuando no se me ocurrían palabras para el agobio
ni para esa sensación canalla
de erosional coitus interruptus que sube.

Mi nacimiento
debe de haber sido el mejor clímax de mi madre
(de ahí que lo acuerde tan bien).

Aquí vienen las sirenas cantando
(me devuelven al lugar del que vengo)
¿Quiénes somos? ¿De dónde venimos? ¿Hacia dónde vamos?

Al hospital.
Te ruego, Amir, que no me hagas morir.
Te necesito. Te necesito ahora.

Te llevo a conocer las obras de Ziba Karbassi
Te llevo a escuchar la suite de Chopin
Te llevo a… Te llevo… Te|

credits

from M a d r i g a l e, released April 15, 2020
Recording and mix: Ilaria Lemmo, Davide Bava
Master: Alex Brattini

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